In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Acchito e Acchitto.
La maniera corretta di scrivere questa parola è acchito e non acchitto o achitto, che, invece, sono due termini desueti, anche se ancora in voga in alcuni dialetti del Mezzogiorno d’Italia. Il significato tuttavia è simile, e riguarda il tema del gioco di sponda. Acchito infatti può essere immediatamente tradotto come mossa vincente, o mossa riuscita, una mossa quindi che ha raggiunto l’obiettivo previsto, senza discostarsene dopo il contatto, cioè senza perderlo.
In molte zone del Sud Italia, infatti, giocare all’acchito, o acchitto, significa sfidarsi al rimbalzo con un gioco da strada, semplice e popolare, che consiste nel lanciare delle monete verso un muro, facendole scivolare sul selciato, fino a farle toccare, e rimanere il più possibile incollate all’obiettivo. Vince infatti il giocatore con la moneta rimasta più vicina al muro, dopo averlo toccato. Lo si giocava anche con i tappi di bottiglia, raccogliendo un bottino povero di valore, ma pur sempre ricco di soddisfazioni.
Il termine acchito comunque è rimasto nella versione più aristocratica del gioco del rimbalzo calcolato, e cioè il biliardo, dove acchito significa anche preparare la palla prima di tirare. Per citare il sito online della Treccani, infatti, acchito, nel gergo del biliardo, indica la posizione della biglia all’inizio del gioco. La stessa fonte sostiene che la parola acchito proviene dal termine francese acquit, di acquitter, non dimenticando però le reciproche contaminazioni lessicali, tra le truppe francesi e le popolazioni dei Nebrodi, soprattutto nel periodo delle crociate.
Del resto l’espressione d’acchito, o a primo acchito, può essere tradotta come mossa vincente, o mossa riuscita, oppure da subito, come fa notare il sito online Hoepli sul dizionario della Lingua italiana, che la accosta all’equivalente al primo colpo, a tutta prima e subito. L’Accademia della Crusca, infine, si rivela ancora più precisa, in quanto sostiene che il verbo francese acquitter, da cui la parola acquit, oltre che identificare la posizione della palla all’inizio del lancio, indica anche la mossa con cui, all’inizio del gioco, un giocatore colpisce la propria palla, o il pallino, facendoli rimbalzare contro la sponda opposta.
Intanto la parola acchitto sembra continuare ad avere, ancora oggi, una certa valenza nella lingua parlata, almeno volendo dare credito al Grande dizionario italiano dell’uso e al Grande Dizionario della Lingua italiana, che la considerano corretta, anche se come dialettale e popolare, anche grazie al fatto d’essere stata usata da Pier Paolo Pasolini. E, alla fine, tra coloro che riconoscono la parola acchitto, come traduzione di acquit, troviamo parecchi nomi illustri del passato, tra i quali spicca quello dell’abate Francois d’Alberti Villaneuve, che riporta questo termine nel Nuoveau dictionaire francois-italien composé sur les dictionnaires de l’Academie de France et de la Crusca.