In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Ciononostante e Ciò Nonostante.
Secondo il parere pubblicato sulla pagina online della Enciclopedia Treccani, tutte e quattro le forme con cui viene scritto e pronunciato questo avverbio sono corrette, sia il più classico ciononostante, che il termine con il raddoppiamento sintattico cionnonostante, ormai totalmente desueto, insieme alle due grafie indipendenti, ciò nonostante e ciò non ostante, considerato questo un classicismo e usato principalmente nelle composizioni di tipo giuridico.
Il temine proviene da alcune frasi e locuzioni latine che sono rimaste intatte, e continuano ad essere usate ancora oggi per definire le stesse situazioni originarie, o situazioni analoghe.
Il pronome ciò, unito alla preposizione nonostante, specifica che l’argomento appena trattato, e indicato da ciò, non ha la capacità o il peso di bloccare la decisione e l’eventuale processo in corso, perché è non ostante, cioè non ostacolante, e proprio perché non ha valore di ostacolo, l’argomento in questione perde di importanza, va in secondo piano, può non essere considerato fondamentale, almeno nell’ambito di una presa di posizione, o di una decisione.
In pratica ciononostante, o ciò nonostante, afferma la consistenza di un fatto, di una situazione reale, ma, contemporaneamente, toglie a questo fatto, o alla situazione che si è creata, la possibilità di influire sul percorso decisionale ed evolutivo intrapreso, o sull’oggetto del contendere.