In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Coltello e Cortello.
La maniera corretta di scrivere il nome di questo utensile è coltello e non cortello, usando quindi la l non la r, anche se in alcuni paesi del Sud Italia è molto diffusa la versione con la r. Ma, a sbagliare, sono davvero tanti, visto che la sezione Università del Corriere della Sera del 28 gennaio 2019, pubblica, tra le sue pagine online, una ricerca a cura dell’Accademia della Crusca, dalla quale risulta che la percentuale degli italiani che pronuncia cortello è del 15%.
Non basta, perché anche il Grande Dizionario Italiano di Aldo Gabrielli, pubblicato da Hoepli, riporta la parola cortello tra i termini correnti, riconoscendone l’uso dialettale, e rimanda, per la spiegazione, a coltello e derivati, definendolo come Arnese di varia foggia, composto da una lama tagliente, in genere acuminata, e da un manico, usato come utensile per tagliare o come arma. Lo stesso dizionario elenca una serie particolare di coltelli, da quello da tavola all’attrezzo sportivo, il coltello da lancio, insieme ad alcune frasi caratteristiche che implicano l’uso, anche figurato, di questo oggetto, come avere il coltello dalla parte del manico, una nebbia che si taglia col coltello, o di sinonimi usati in alcune situazioni, come in edilizia, quando, descrivendo la maniera di alzare un muro, si dice dei mattoni che possono essere appoggiati di piatto o a coltello.
Il coltello del resto, in latino cultellus oltre che culter, per quanto rientri nella categoria delle lame, è decisamente diverso dalle spade d’ogni tipo, soprattutto sul piano tradizionale. Infatti, mentre la spada è inequivocabilmente un’arma, dalla lama lunga, dotata di un’impugnatura protetta dall’elsa, ed evoca lo scontro, fosse pure sul piano cavalleresco del primo sangue o schermistico del contatto leggero, il coltello ha una storia più antica, che parte dalla prima selce levigata, con una lama corta, ed un manico, generalmente in legno, privo di schermatura. Una forma che lo rende uno strumento dai molti usi, non necessariamente cruenti, un attrezzo da impiegare sui materiali dolci, come il legno o l’argilla, per modificarne le forme.
Anche quando lo si considera un’arma, il suo piano di attività differisce da quello della spada, e anche dallo stesso spadino, perché chi lotta con il coltello non incrocia le lame, seguendo regole e sequenze precise, ma affronta uno scontro ravvicinato, più plebeo di quello con la spada, improvviso, spesso imprevedibile negli stessi fendenti, basato sulla forza fisica, e sulla capacità di difendere il proprio corpo, e di offendere l’altrui, entrambi generalmente privi di difese.