In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Comfort e Confort.
Sia comfort che confort sono lessicalmente corretti, anche se, nel parlare comune, il termine comfort è più usato. Queste parole esprimono ambedue una condizione di comodità, oltre che uno stato di benessere legato ad una situazione particolare.
Sono parole che non possono essere tradotte letteralmente, nella lingua italiana, con conforto perché questo termine, che viene dal latino, significa piuttosto appoggio e sostegno morale, mentre confort e comfort possono essere omologate all’aggettivo confortevole, che, rispetto alla radice originaria, ha preso nel tempo un significato più materiale, oppure alla parola comodità.
Comfort e confort vengono da lingue diverse, nonostante abbiano, come già detto, lo stesso significato, di situazione o stato di comodità. La parola comfort, infatti, viene dall’inglese e va pronunciata accentando la prima sillaba, mentre confort viene dal francese e mette l’accento sulla seconda e ultima sillaba.
Storicamente il termine comfort viene fatto risalire al 1659, anche se il suo uso, in Italia, è documentato solo a partire dal XIX secolo, ed è utilizzato per indicare una situazione di comodità o di agio. La sua definizione attuale, infatti, indica le comodità materiali, il complesso di impianti, installazioni e arredi accessori occorrenti a rendere agevole e organizzata la quotidianità.
Invece non si hanno notizie precise sull’impiego del termine francese confort. In Italia, infatti, questo termine viene utilizzato, come altri francesismi, per rimarcare l’accento elitario ed aristocratico di determinati ambiti di pensiero, o di pomposa lussuosità, anche in negativo.
Sia in un caso che nell’altro, comunque, queste parole tendono a definire più una sensazione che uno stato materialmente misurabile, data dalla soddisfazione equilibrata dei sensi, quando vengono coinvolti contemporaneamente. Anche perché la situazione di benessere, che esse evocano, non è certamente paragonabile ad una emozione eclatante, ma piuttosto ad una condizione di pace dello spirito, di beata quietudine e, soprattutto, di appagamento del desiderio di tranquillità. Uno stato che, ovviamente, è identificabile solo in senso personale e soggettivo.
L’Enciclopedia online della Treccani definisce comfort come comodità, agio e, scavalcando pur citandole, le radici originarie, si concentra sull’aspetto più concreto che questa parola rappresenta.
Alla fine, però, anche se la stessa Treccani concede al termine confort lo stesso valore di agio, in realtà, e molti esempi lo confermano, la parola francese confort possiede ancora il significato di aiuto morale, analogo quindi al termine italiano conforto, che invece, nella terminologia anglosassone, sembra essere scomparso.