In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Connubio e Connubbio.
La dizione esatta è connubio. La sua forma nasce dalla unione del prefisso con e il termine nubio. Sul prefisso con teoricamente ci sarebbe da dire poco. Con, infatti, in lingua italiana significa insieme e figura come traduzione del cum latino. Il termine nubio invece viene tradotto come matrimonio o unione. Quindi connubio suonerebbe letteralmente con unione o con matrimonio. Considerando che nubio viene dal verbo nubere, che significa anche coprire, già il termine con coperta lascia trapelare un senso più ampio.
Infatti nubio è anche nubis, che in latino è la nube del cielo, e indica metaforicamente la mancanza del sole, cioè il sole coperto. Quindi il connubio tra il sole che incontra la nuvola, considerando che il primo viene visto come principio generatore maschile, almeno dagli egizi in poi, e che la seconda, nella sua veste di elemento acqua, viene considerata femminile dal tempo dei presocratici, è analogo all’incontro tra l’uomo e la donna. Un connubio appunto, con l’elemento femminile che copre, quindi cela, l’elemento maschile che scompare, almeno alla vista.
Non è obbligatorio dunque considerare la parola connubio sinonimo del termine matrimonio, ma piuttosto la descrizione di ciò che avviene in natura tra l’elemento maschile e quello femminile, e che culmina nell’accoppiamento. Ma nub in Egitto significa anche oro, e la Nubia, attuale Etiopia, ricca appunto di miniere d’oro, vide sorgere la XV dinastia egizia, detta dei Faraoni neri, nella terra che aveva dato origine a Amon Ra, che veniva raffigurato con un cerchio sulla sua testa di falco. Questo cerchio d’oro, visto come il Sole, era rappresentato circondato da un serpente, o poggiato su un arco lunare. Quindi non semplicemente il Sole come principio creativo, ma l’attività creativa con i suoi attori in opera. Appunto ciò che descrive il termine connubio, che diventa così unione creativa. Il cum comincia a prendere senso.
Il cum prende senso perché è proprio grazie all’attività tra maschile e femminile che viene alla luce qualcosa di diverso. Non è l’unica novità, perché l’atto trasforma anche i due elementi generanti, che da due entità separate diventano due entità legate. Due entità che, nonostante siano legate, possono mantenere la loro identità, oppure fonderla in una.