In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Fucsia e Fuxia.
Se stai parlando del colore, quindi di quella particolare tonalità di rosso, devi scrivere Fucsia. Mentre devi scrivere Fuchsia se ti riferisci alla pianta ornamentale, originaria dell’America centro meridionale, che con i suoi fiori ha dato il nome anche al colore. La parola Fuxia invece non esiste, e scriverla è un errore, per quanto ormai sia di uso comune, grazie agli internauti.
Il fucsia è un colore che puoi trovare sia tra le gradazioni di rosso che quelle del viola. Risulta essere presente, con questo nome, nello standard dei colori web, definito dal World Wide Web Consortium, mentre per lo standard X11, gestore grafico dei colori in ambiente Unix, si chiama magenta elettrico. Nel 1892 questa tonalità venne citata ufficialmente nel A Dictionary of Color New York. Ciascuna delle sue tonalità ha una precisa collocazione anche nel Pantone digitale, codificato in funzione dei parametri di ogni tabella, sia essa in esadecimale, o come colori base, o secondo le frequenze, o sulla sua posizione.
La Fuchsia invece è una pianta originaria dell’America centro meridionale e della Nuova Zelanda. Essa è stata scoperta dal botanico Charles Plumier, che lavorava per Luigi XIV e che le attribuì il nome del botanico tedesco Leonhart Fuchs, un docente di fama che egli ammirava moltissimo. La Fuchsia, a partire dal XIX secolo, è diventata anche una pianta ornamentale, da mettere in giardino o in appartamento, e viene coltivata in vaso incrociando degli ibridi tra le sue specie diverse, dalla alpestris alla vulcanica. I fiori hanno una corolla tubolare, con dei petali rossi, che non fanno odore, ma sono ricchi di nettare.
In Nuova Zelanda le donne usano ancora il polline dei fiori di Fuchsia per farne cipria, mentre, nel linguaggio dei fiori, esso rappresenta grazia e aristocratica leggiadria.