In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra In piedi e Impiedi.
La maniera più usuale di scrivere e pronunciare oggi questa espressione è in piedi. Ma resiste anche la versione impiedi, che è usata correntemente tra l’altro nell’avverbio all’impiedi, oltre che in alcuni dialetti. Sulla diatriba tra le due forme espressive interviene l’Accademia della Crusca online, con un post del 16 dicembre 2011, tratto da un articolo di Matilde Paoli, consulente linguistica e collaboratrice dell’Accademia, pubblicato sul n. 34 della Crusca per Voi, dell’aprile 2007.
Paoli sostiene, infatti, proprio grazie alla peculiarità della lingua di non interrompere il filo tradizionale di una parola fino a quando viene usata correntemente, che il termine impiedi abbia ancora diritto ad essere impiegato nella lingua italiana, almeno nell’avverbio all’impiedi, che viene regolarmente unito a vari verbi, come essere, stare, saltare, scattare, mangiare, rimanere ed altri, oppure a sostantivi come cena, posti, attesa, mensa e simili.
Risulta essere sempre Paoli a citare, sempre nell’articolo, una testimonianza tratta dal Grande dizionario della lingua italiana di Salvatore Battaglia, Torino UTET 1961-2002, che si schiera a favore dell’uso dell’avverbio all’’impiedi, insieme a Tullio De Mauro nel Grande dizionario italiano dell’uso, Torino, UTET 1999-2000, che addirittura difende l’uso, per quanto desueto, della parola impiedi, anche se catalogandola come rara e di basso uso. Lo stesso vale poi per varie testimonianze letterarie, visto che la si trova utilizzata da vari scrittori, come Pietro Giannone, Giovanni Verga, ed altri, come è riportato sulla Letteratura Italiana della Zanichelli.
Sul piano del lessico poi, sempre secondo Paoli, il passaggio dalla forma in piedi alla dizione impiedi dipende dal naturale impiego della m in sostituzione della “n”, avvenuta al momento dell’unione delle due parole, in quanto posizionata prima della consonante p.
Volendo concludere, c’è da rilevare che la frase in piedi o all’impiedi indica sia una posizione fisica che una condizione metaforica. Nel primo caso si tratta della definizione del passaggio da una situazione di riposo alla postura eretta, come nella frase da seduto si era messo in piedi, nel secondo caso può essere una maniera di descrivere un modo di essere, come sveglio o attivo o ancora in buona forma fisica, per esempio la frase sono in piedi significa dire che sono sveglio, o che sono in attività o ancora che sto bene, oppure si può dire che sta in piedi di una cosa che risponde positivamente ad un controllo.