In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Installazione e Istallazione.
La verità è che le due forme sono corrette. In realtà la differenza percepita, ad oggi, è che la più asciutta, che proviene dal verbo istallare, suoni meglio nel parlare italiano corrente, mentre quella più ridondante, proveniente da installare, meglio si adatti al suo originario latino e al termine inglese install, presente in tutti i manuali tecnici.
C’è anche chi ha voluto distinguere, nel termine, una differenza legata al settore di applicazione. Quindi se esso dovesse considerarsi fisico o tecnologico. Ma la realtà è che i due termini sono l’evoluzione dello stesso concetto e, quindi, della stessa parola. Sulla semantica si può pure giocare ma, di fatto, essa si basa sulla regola che nelle parole c’è la storia dell’idea che le ha formate e modificate nel tempo.
Si può pure pensare i concetti rimangano sempre uguali, in quanto archetipi, ma non è esattamente così. In realtà, esse si trasformano, cambiano mentre l’umanità cresce. L’uomo dell’era moderna sviluppa un pensiero sempre più complesso. Egli modifica continuamente i parametri di analisi del mondo esterno, in base ad esperienze sempre più complete e innovative, e anche i termini per esprimerle si adattano.
Quindi, anche se i due termini sono sostanzialmente uguali, e l’uso dell’uno rispetto all’altro è oggi indifferente, non è impossibile e neanche sbagliato pensare che un giorno, molto presto, essi si separino, per indicare differenti realtà, che in origine non erano così separate e distinte. Quindi si può immaginare che istallare possa dirigersi verso una interpretazione di tipo locale, nel senso di mettere qui o in un certo luogo, mentre installare si addica maggiormente ad una attività di tipo tecnico, come il montaggio di una ruota o di un componente elettronico.
Ovviamente sono solo ipotesi, ma, se è vero che lo sviluppo di una lingua dipende dal suo uso costante, e si modifica di conseguenza, e se è vero, come sembra stia accadendo sempre di più, che chi usa i due termini ne distingue il campo d’applicazione, sarebbe corretto che la differenza fosse regolata ed accettata.