In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Iscritto e Inscritto.
Sia il termine iscritto che il termine inscritto sono esatti, ed hanno lo stesso significato, ma, nell’uso comune, vengono usati in contesti diversi. Questo perché, se si tratta di una realtà sociale, va bene usare iscritto, come nella frase mi sono iscritto ad un corso di pilates, mentre quando si parla di oggetti incasellati tra loro, si usa più frequentemente inscritto, come nella frase un quadrato inscritto in un cerchio.
Questo perché è più facile che il termine iscritto possa essere omologato alla scrittura dei caratteri, e quindi, delle lettere che identificano il nome in un elenco, mentre la parola inscritto evoca una realtà grafica, un disegno o un simbolo, tracciato dentro un’altra dimensione che, generalmente, è altrettanto grafica. La differenza è sottile, e non è assoluta, perché comunque i due termini hanno lo stesso significato, e possono essere usati indifferentemente, e senza incorrere in errore, in ciascuno dei due contesti.
Ma in cosa sono diverse, scrittura e grafica, lo dobbiamo cercare nell’ambito del loro dominio. Questo perché, mentre la scrittura dei caratteri, in tutte le lingue conosciute, ha una doppia espressione, grafica e sonora, il disegno parla alla mente con un linguaggio che è esclusivamente grafico. La differenza tra i due quindi è sensoriale e, di conseguenza, determina due diversi stati di attenzione.
Infatti, mentre la scrittura dei caratteri viene percepita visivamente, ma può essere espressa anche grazie ad una serie di suoni, che possono essere uditi da chi non li vede, il disegno è diverso, perché non è comunicabile con le parole, se non in maniera approssimativa, e trasmette interamente il suo messaggio solo a chi lo guarda, in una lingua che è più antica di quella articolata in suoni.
Ma la differenza si nota maggiormente se si pensa che quando un nome viene iscritto, per esempio in una lista, può anche essere chiamato con un megafono, e la comunicazione è immediata e indubbia, perché iscriversi è un gesto semplice, che si compie per una ragione chiara e precisa.
Le cose cambiano invece quando un disegno viene inscritto dentro una figura, perché occorre guardarlo, o almeno immaginarlo, e la sua vista origina una serie di elucubrazioni mentali che cercheranno di dargli un senso, interpretare le leggi che nasconde e scoprire le ragioni che lo hanno generato.
Un tempo anche i caratteri possedevano un potenziale simbolico, simile a quello delle figure, ma è andato perso, nei millenni, a causa della corruzione del suono originario.