In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Oggigiorno e Oggi giorno.
Se intendi usarlo come avverbio, o come locuzione aggettivale, devi scriverlo tutto attaccato, e quindi oggigiorno. Volendo fare qualche esempio, se vuoi definire un’abitudine che ha preso una nuova piega rispetto al passato, devi utilizzare l’avverbio e scrivere oggigiorno si fa così, mentre se vuoi definire semplicemente una realtà contestuale, puoi usare la locuzione e scrivere i mestieri d’oggigiorno.
In nessuno dei due casi puoi usare la forma separata oggi giorno perché sarebbe un errore.
Puoi, anzi devi, usare queste due parole in forma separata quando ciascuna assume semplicemente il suo significato, e ambedue servono a formare una frase. Un esempio può essere oggi, giorno di vacanza oppure oggi, giorno lungo e stressante, nelle quali si mette in risalto la qualità, o l’identità, della giornata attuale. Ma diamo un’occhiata all’avverbio.
Oggigiorno ha un significato molto vicino all’avverbio ormai, e definisce una realtà diversa, un modo d’essere che è cambiato, rispetto ad un passato, anche recente, col quale si confronta. Risulta essere la presa di coscienza di qualcosa che è cambiato ineluttabilmente, e che viene accettato, anche con un senso di rassegnazione.
La parola oggigiorno, infatti, è la combinazione di oggi e giorno, due parole che si uniscono per sintetizzare la frase al giorno d’oggi, che ha in fondo lo stesso significato. Ma in che modo vengono interpretati i due termini oggi e giorno, nell’avverbio “oggigiorno”, può dare uno spunto in più per comprendere l’uso di questa parola.
Oggi rappresenta letteralmente lo spazio temporale in azione, la frazione di tempo che si sta vivendo, e nella quale si agisce attimo per attimo. Praticamente è il tempo in corso, attuale, dedicato all’azione. Una realtà che prescinde dal passato, con la sua memoria, e dal futuro, con le sue speranze.
Giorno invece è quella parte del tempo che scorre dall’alba al tramonto, con tutto ciò che contiene, quindi è indefinito nella sua qualità di idea contenitore, mentre è identificato dal suo contenuto. In latino la parola giorno si traduce dies, è dedicato al lavoro attivo, e si distingue dalla parte notturna noctis, che invece è dedicata al riposo e alla passività.
La combinazione, di oggi e giorno, allora, identifica la piena attività, hodie, cioè oggi, dentro la progressione delle parti, dies o giorni, e cioè il passaggio dalla rappresentazione storica alla realtà attuale, quindi dal narrabile.
Infine va notato che, in oggigiorno, ciò che si impone è l’importanza del presente.