In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Diminuzione e Diminuizione.
Per quanto la provenienza di questa parola vada attribuita al verbo diminuire, la maniera corretta di scriverla e di pronunciarla è diminuzione, e non diminuizione, come si potrebbe erroneamente pensare. Questo termine infatti viene dal latino deminutio, deminutionis e significa ridurre. A differenza del latino però a questa parola, in italiano, si può accoppiare un valore graduale, una misura relativa, e quindi possono esistere vari livelli di diminuzione, mentre, per il popolo latino, minus rappresenta uno stato di fatto, che significa non solo piccolo, ma anche privo di capacità, e non confrontabile.
Non a caso questo termine veniva usato quando si voleva commentare sulle capacità intellettive come nella allocuzione minus habens, che tradotto vuol dire che non ha cervello, o, in maniera più generica, e altrettanto eufemistica, che è scarsamente dotato o privo di capacità. In questo caso infatti non è una scala di valori ad intervenire per la misurazione dell’intelligenza, o di altra dote umana, ma piuttosto la sua posizione nei confronti di un livello che può essere definito medio o, ancora meglio, normale, comune e così via.
Ma minus habens viene anche usato per definire non soltanto chi ha subito una diminuzione naturale, ma anche chi è stato privato di qualcosa, che prima aveva, o che potrebbe aver avuto il diritto di possedere. Minus habentes infatti sono tutti coloro a cui sono stati ridotti i diritti civili per ragioni sociali, come per i carcerati, o per i minorati sul piano dell’indipendenza psicologica e mentale. Ma minus può anche contrarsi nel prefisso mis, traghettando in italiano termini come minus conoscens in misconoscente e misconoscere, o ancora minus facto in misfatto.
In effetti, in tutti questi termini, esiste un concetto di diminuzione nella accezione di ciò che sta, o è stato collocato, sotto il livello di riferimento.Diminuzione infatti è una parola che può essere attribuita a molti parametri, come prezzo, debito, temperatura e luce.
Il Monte delle Diminuzioni in Firenze rappresentava la progressiva riduzione del debito pubblico, mentre la diminuzione ad un terzo in musica rappresenta la riduzione della durata delle note di un brano musicale, dove tra l’altro, secondo il vocabolario online della Treccani, è usata e giustificata, solo ed esclusivamente in questo contesto, anche la parola diminuizione, che viene accettata in quanto proveniente dal participio passato diminuito, come azione graduale e misurabile, e non come stato di fatto.