La lingua si arricchisce continuamente di parole nuove attraverso due diversi processi: accogliendo parole straniere oppure creando nuove parole da una base lessicale già esistente (o primitiva). Le parole che non derivano da nessun’altra vengono dette primitive. Da queste derivano le parole dette derivate.
La suffissazione è un modo per derivare parole che consiste nell’aggiungere al morfema lessicale un suffisso es.: pot-atur-a. Può aver luogo all’interno della stessa categoria grammaticale o determinare il passaggio di una parola da una categoria all’altra, da un verbo può nascere un nome o un aggettivo; da un nome può nascere un verbo o un aggettivo; da un aggettivo può nascere un verbo o un nome; anche gli avverbi, sia pure in modo un po’ diverso, possono essere suffissati (es. avanti p avanzare).
Le nuove parole che originano da un verbo si chiamano deverbali, quelle che nascono da un nome sono dette denominali, quelle che derivano da un aggettivo deaggettivali. Se costituiscono un verbo si chiamano verbali, se un nome nominali, se un aggettivo aggettivali.
Esistono diversi tipi di suffissi
-nominali: -aggio, lavaggi
-aggettivali –ibile, fruibile
-verbali –azzare, sghignazzare
-avverbiali –mente, evidentemente.
Altri suffissi hanno più significati, e per questo sono detti polisemici, ad esempio –aio (luoghi), -ale (aggettivo che indica relativo a), -ata (un risultato), -ismo (qualità, difetti, attività sportive).
Si chiamano derivati a suffisso zero i nomi che derivano da verbi in cui la desinenza dell’infinito viene eliminata e sostituita da una –o finale (-a per il femminile) es.: guadagnare, guadagno.
La prefissazione, invece, implica l’aggiunta di un prefisso alla parola base o primitiva es.: nazionale, internazionale. Con la prefissazione non avviene mai un mutamento di categoria. Fanno eccezione prefissi come anti- (es. furto p antifurto: da un nome deriva un aggettivo, ma in realtà aggettivi come questo fungono ormai da sostantivi). Possono esistere prefissati nominali e aggettivali con prefissi quali ante-, anti– e verbali come stra-, infra-. Prefissi come non e senza possono dare origine sia a una parola sia a due parole distinte (va notato che non e senza sono vocaboli autonomi).
Esistono, però, delle parole dette parasintetiche quando la prefissazione e la suffissazione coesistono all’interno di una stessa parola es.: prefabbricato. I conglomerati sono, invece, frammenti di frase cristallizzati in unità lessicali con significato differente dalla parola da cui deriva es.: fuggifuggi. E ancora, le parole frase sono locuzioni nate dall’accostamento di due vocaboli non fusi es.: busta paga.