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di Luca Piccini

Iperonimo – Esempi e Significato

Iperonimo è un termine che sembra difficile, ma non lo è. L’iperonimo è una parola che ne raggruppa genericamente molte altre. Facciamo un esempio pratico per capirci. Animale è Iperonimo di qualsiasi nome riferito ad animale, quindi gatto, topo, cane, cigno, struzzo, usignolo, cerbiatto.

Allo stesso modo, con la parola Mobile, ci si può riferire a qualsiasi oggetto di arredamento più specifico. Non si parla mai in termini assoluti. Addirittura, in italiano, si possono trovare formule a piramide a più livelli. Il caso di Mobile come nome è interessante da questo punto di vista. Se pensi a un mobile, puoi pensare a un tavolo, ma a sua volta un tavolo include un tavolino, una scrivania, il tavolo della cucina. Quindi ci si ritrova con Mobile che è iperonimo di Tavolo e Tavolo che a sua volta è iperonimo di altre parole, ovvero di tipi di tavolo specifici.

Usare gli iperonimi è tipico della nostra società. Infatti, siamo portati a dire di stare viaggiando in auto, senza specificare il marchio, oppure addirittura diciamo Macchina al posto di dire Auto.

Riconoscere un iperonimo e, soprattutto, distinguerlo da un nome collettivo è semplice. Nei nomi collettivi si parla sempre di un gruppo specifico di cose, animali o persone. Negli iperonimi, invece, non si va nello specifico e la parola può anche essere al singolare. Per esempio, Mobile è al singolare e indica genericamente un oggetto di arredo, mentre Stormo indica un gruppo di volatili. Quindi, se vuoi riconoscere un iperonimo, ricorda che è una parola generica e che può sottintendere una serie di parole più specifiche. Ricorda anche che l’iperonimo è una parola che è più generica rispetto a un’altra, senza un’altra parola di riferimento, non si può definire se si tratta di un iperonimo o no.

Questa parola si usa molto nell’analisi della poesia, per vedere come l’autore ha sfruttato il significato delle parole e i rapporti con parole più specifiche per le figure retoriche o per il ritmo. Si utilizza anche in grammatica italiana per vedere come si utilizza la lingua nel corso del tempo e scoprire così eventuali cambiamenti.

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Laureato in lettere classiche, formatore nel campo della comunicazione e grande appassionato di rete.

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