In questa guida spieghiamo cosa sono i pronomi interrogativi e vediamo come si riconoscono, a cosa servono in italiano e quali sono.
Nella nostra lingua, all’interno della frase, i pronomi personali svolgono una funzione di fondamentale importanza, in quanto stanno ad indicare le persone, le cose, gli animali oppure le entità astratte che rientrano nel concetto che noi con quella frase vogliamo comunicare agli altri.
In altri termini, i pronomi stanno ad indicare la funzione logica che le persone, gli animali oppure le cose svolgono nell’ambito della frase stessa come soggetti dell’azione indicata dal verbo o come complementi del predicato.
Nella lingua italiana, i pronomi si differenziano in base alla persona, al numero, che può essere singolare o plurale, e al genere, che sono quello maschile e quello femminile.
Una categoria specifica dei pronomi personali è quella dei pronomi riflessivi.
I pronomi personali riflessivi si utilizzano con quei verbi, in cui l’azione che il predicato esprime si riflette sul soggetto che ha svolto l’azione, Luca si pettina, ovvero Luca pettina se stesso, Maria si lava, ovvero Maria lava se stessa, Flavio si veste, ovvero Flavio veste se stesso, Paola si trucca, ovvero Paola trucca se stessa ecc.
Questo significa che il pronome riflessivo viene utilizzato in genere quando il complemento oggetto di una frase è anche, al tempo stesso, il soggetto. Tramite questo tipo di pronome, in altre parole, l’azione viene fatta ricadere sul soggetto.
Vediamo quali sono i pronomi riflessivi nella lingua italiana-
Essi sono i seguenti
-Mi, ti, ci, vi, corrispondenti alle forme atone dei pronomi complemento, per la prima e per la seconda persona singolare e plurale.
-Si, per la terza persona sia singolare che plurale.
I pronomi personali riflessivi inoltre, permettono di costruire tre diversi tipi di verbo riflessivo, cioè proprio, improprio e reciproco.
Vediamo più precisamente di cosa si tratta attraverso i relativi seguenti esempi.
Luigi si lava, ovvero Luigi lava se stesso, è un riflessivo proprio, in quanto il soggetto, come si può notare, è anche l’oggetto della frase.
Io mi lavo i piedi, è un riflessivo improprio, o anche detto apparente, dove il soggetto non agisce direttamente su se stesso ma, in questo caso, sui piedi, che così diventano oggetto dell’azione espressa nella frase
Noi ci salutiamo, è infine un riflessivo reciproco, visto che i soggetti che partecipano all’azione, svolgono quest’ultima tutti insieme, in maniera del tutto reciproca.
I pronomi riflessivi sono quindi molto importanti.