In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Coscienzioso e Coscenzioso.
Il termine coscienzioso viene dalla parola coscienza, quindi il modo corretto di scriverlo è coscienzioso, e non coscenzioso, che, in lingua italiana, è un errore. Il termine coscienzioso, infatti, è dato dall’unione tra con e la parola scienza, dove il termine con ripropone, in italiano, il cum latino, mentre la parola scienza viene dalla parola latina scientia, che nasce dal verbo scire. La loro unione concretizza il termine cum scientia, da cui l’italiano coscienza. Quindi, in questa parola, sono da analizzare il cum, la parola scientia, e il rapporto, tra i due, che origina la parola cum scientia e, di conseguenza, coscienza, e il suo derivato coscienzioso.
Il prefisso cum, che in italiano si traduce con, è uno dei punti di forza della lingua latina, e della maniera di pensare di questo popolo, di cui Roma fu il distillato. Per i latini esisteva una dimensione di compagnonaggio, trasferita in pieno nell’idea fondante della legione romana, che definiva un’attività temporanea da vivere in compagnia. Terminato il lavoro, o la porzione di tempo ad esso dedicato, da svolgere insieme ad altre persone o ad altre realtà, il legame non aveva più ragione di esistere, e cessava.
La parola scientia viene dal verbo scire, che in italiano si traduce e si omologa al verbo sapere. La vicinanza di scire al verbo sapio non è casuale, perché la scientia latina è, a tutti gli effetti, una realtà sperimentale, esattamente come la nostra più attuale scienza, e la sua concordanza, con la parola sapio, evoca appunto una dimensione codificata attraverso l’esperimento sensibile. In questa ottica, infatti, la scienza rappresenta la sintesi di ciò che è possibile controllare con i sensi, di cui il gusto è il fondamentale, proprio perché il sapore è il primo contatto che il neonato ha col mondo esterno.
L’unione tra cum e scientia, quindi, identifica un percorso, che vede il ricercatore legato alla sperimentazione sensibile del mondo che lo circonda, per gli scopi che più gli sono congeniali, dalla raccolta delle informazioni per un’analisi contestuale, al confronto tra dimensioni spazio temporali diverse. Quindi, avere coscienza di una realtà, vuol dire possedere di essa una quantità sufficiente di dati, di tipo sperimentale e sensibile.
In coscienzioso troviamo anche il suffisso oso. Il suffisso oso viene dal latino osus ed ha funzione rafforzativa della qualità attribuita al sostantivo cui vene aggiunto. Quindi, un tipo coscienzioso, è un uomo che tiene sempre presenti gli insegnamenti della scienza che ha studiato, e li applica con solerzia.