In questa guida spieghiamo se si scrive Finora o Fin’ora.
Le parole possono unirsi in diversi modi, ci sono parole che prevedono il raddoppiamento e altre per cui è necessario l’apostrofo. Le regole sono così tante e riferite spesso solo a un numero limitato di parole, per questo, capita di confondersi mentre si scrive, come avviene nel dubbio tra Finora e Fin’ora.
Le soluzioni sono due, andare a verificare sul sito dell’Accademia della Crusca o seguire le regole in modo da evitare fraintendimenti sul momento.
Prima di andare a verificare sul sito dell’Accademia della Crusca, ti diamo un aiuto per scrivere la forma più corretta. Nel caso di Finora, le parole che si uniscono sono Fino e Ora. Le due parole, se unite così come sono, darebbero origine a una parola con la doppia O, che in italiano non esiste, cioè Finoora.
A questo punto, le soluzioni offerte dalla grammatica italiana sono due, creare un’elisione, oppure un troncamento. Nel primo caso serve l’apostrofo, perché sta a indicare la caduta della prima O, quella di Fino. La lettera non verrebbe detta, ma il segnale sarebbe chiaro e darebbe origine alla parola Fin’ora. Questo non avviene, perché la parola rientra tra le espressioni univerbate, ovvero quelle espressioni che prevedono il troncamento della prima lettera per evitare la ripetizione.
La formula più giusta per scrivere questa parola è Finora, dove la prima O non solo sparisce, ma forma un troncamento. Questo capita in diverse parole, composte per dare un senso logico al tempo, si tratta, spesso e volentieri, di avverbi di tempo o di luogo, nel caso di Finora, parliamo di avverbi di tempo, dove più preposizioni si uniscono per dar vita all’avverbio.
Cerchiamo di capire perché in questo caso abbiamo la formula con il troncamento e non il raddoppiamento. Il motivo è semplice, dopo la prima vocale c’è una vocale identica subito dopo, la O di Fino e quella di Ora. Per ottenere il raddoppiamento, è necessario che ci sia da un lato una vocale forte e, dall’altro, una consonante che rappresenti l’inizio della parola successiva che si unisce per formare l’avverbio. In questo caso, purtroppo, se sbagli a scrivere Finora, non hai attenuanti, le regole non sono smentite nella lingua italiana sotto forma di eccezioni, anzi.
L’Accademia della Crusca aggiunge altre parole che seguono la regola dell’univerbazione, consigliando un uso corretto della lingua. Scrivi la formula corretta Finora per evitare problemi, ora, non potrai più sbagliare.