In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Gocce e Goccie. Il dubbio sorge spontaneo, dato che si tratta di due esiti diversi del plurale Goccia. Questa parola appartiene al gruppo di parole che si concludono con i nessi -cia e -gia.
Fortunatamente, per questo tipo di parole esiste una regola specifica, che viene in aiuto di chi non sa come scrivere le parole in plurale nella forma corretta della lingua corretta. Tutto dipende dalla lettera che precede in nesso al singolare, le consonanti consentono di eliminare la I al plurale, con la vocale, invece, la I resta inalterata nel plurale.
Quindi, per Goccia, la resa più corretta sarà Gocce e non Goccie, proprio per il fatto che il nesso -CIA è accompagnato da una C precedente. Questo vale anche con parole come Freccia, che, nella resa corretta del plurale, porterà alla parola Frecce e non Freccie. Alcuni esempi con le vocali precedenti al nesso sono, invece, Ciliegia e Valigia, che avranno come resa al plurale le parole Ciliegie e Valigie. La regola non ha eccezioni di rilievo e consente di andare sul sicuro su qualsiasi parola appartenente a questo gruppo, anche se non sei nelle condizioni di poter verificare queste parole con il dizionario della lingua italiana.
Per darti un aiuto su quelle che sono le parole che contengono questo nesso e su come si scrivono, il vocabolario riporta, in parentesi, una dicitura che mostra chiaramente che si tratta di un nome, comune, femminile, che ha come formula corretta del plurale Gocce.
Ti basterà dare un’occhiata alla parola per capire subito come renderla al meglio, senza l’aiuto di nessun strumento. Per aiutarti nei primi tempi, dovrai solo digitare al Pc la parola con -cia e -gia, il computer dovrebbe segnalarti subito se c’è una cattiva resa del plurale in italiano e darti la forma più corretta tramite il controllo ortografico. Se ciò non dovesse avvenire, ora sai come scrivere Goccia al plurale e tutte le altre parole che presentano le stesse condizioni. Due gocce di pioggia non potranno più spaventarti!. Al prossimo appuntamento con i dubbi della nostra lingua italiana.