I nomi hanno numerose caratteristiche diverse. Per questo, ci sono delle distinzioni e si dividono i nomi in base alla caratteristica che hanno. Lo stesso discorso vale, in analisi grammaticale, per i nomi concreti e i nomi astratti.
I nomi astratti sono quelli che esprimono qualcosa che non si può sentire con i sensi, un sentimento, un’emozione, un qualcosa di non tangibile, mentre i nomi concreti si riferiscono a qualcosa che possiamo toccare, sentire o vedere, come un suono, una mano, un oggetto.
Un pensiero, quindi, sarà un nome astratto, mentre una nuvola, nonostante sia qualcosa di lontano, dato che si può vedere sarà un nome concreto.
Le differenze sono evidenti all’occhio, e anche a livello logico, in alcune parole, ma per altri nomi ci si confonde facilmente. Per esempio, lo studio può essere sia astratto che concreto. Nella forma astratta, avremo l’atto di studiare, nella forma concreta avremo l’ufficio del professionista in genere.
Quindi, ci sono parole che possono avere un significato concreto e uno astratto. Entrambe sono indicate nel modo giusto nel dizionario, che inserisce tra parentesi se il nome è concreto o astratto in genere e se ci sono eccezioni, dove quella parola gioca un ruolo diverso dal solito. In ogni caso, per quello che interessa la grammatica italiana, ci sono parole dove non si può sbagliare. Tutto sta a vedere il significato della parola.
Così come per Sentimento non si può dire che sia un nome concreto, allo stesso modo non si può dire che Cibo sia un nome astratto. Nei casi dove non c’è certezza, allora è bene vedere se, a livello logico, conviene definire il nome come astratto o concreto.
La divisione dal punto di vista grammaticale offre, però, l’idea su come si comporta quel nome nella maggioranza delle situazioni e permette di distinguerlo, in modo da dare un’indicazione su ciò che si può trovare nella frase. Vedo un sentimento è più poesia che realtà, anche dal punto di vista della grammatica, quindi è più semplice andare a cercare nel resto della frase qualcosa di astratto, piuttosto che aggettivi qualificativi che indichino qualcosa di concreto.