In italiano, sono diversi i dubbi che possono capitare, soprattutto mentre si scrive. Inviare un testo scritto con errori di grammatica grossolani, però, può causare più di una semplice brutta figura in pubblico, come l’esclusione da un concorso pubblico.
Per questo, cerchiamo di fugare i dubbi più comuni. Un esempio pratico è se si scrive Tracce o traccie come plurale della parola traccia. La parola in questione rientra tra le parole del gruppo che finisce con il sintagma -cia e -gia e che lascia maggiori confusioni nella forma scritta. A questo gruppo appartengono moltissimi nomi comuni, quindi restare con il dubbio crea notevoli disagi per chi deve scrivere qualcosa con queste parole.
Il metodo più sicuro sarebbe quello di andare a guardare l’origine latina del nome e vedere come la parola latina si sviluppa nella declinazione al plurale. La procedura è complessa e non alla portata di tutti, per questo i linguisti hanno messo a disposizione un metodo infallibile per non sbagliarsi durante la stesura di un testo.
La regola di base consiste nel guardare cosa c’è come lettera prima del sintagma -cia e -gia. Se prima di questo nesso c’è una vocale, la I dovrebbe restare anche nella forma plurale del nome, se, invece, c’è una consonante, la I si perde e il plurale resta senza. Nel caso specifico di Traccie o tracce, quindi, la forma più corretta sarà Tracce, perché prima del sintagma -cia c’è la consonante C.
Un esempio simile si può fare con un’altra parola dello stesso gruppo, come Focaccia, anche qui, la consonante C prima del nesso porta a scrivere nella forma plurale Focacce come formula più corretta nella lingua scritta. Per fare un esempio opposto, ovvero con la vocale prima del sintagma, si può prendere come riferimento la parola Ciliegia, che al plurale si presenta nella forma corretta con Ciliegie, proprio per il fatto che la E che precede il nesso è una vocale, consentendo per regola la permanenza nella I sia nella forma singolare, sia nella formula plurale del nome.
La regola è molto semplice da ricordare, perché basta guardare per rendersi conto della formula più corretta. Un suggerimento utile è quello di rivedere sempre quanto appena scritto, per potere effettuare tutte le correzioni del caso in modo da evitare problemi con il tuo interlocutore.