In questa guida spieghiamo quale risulta essere la versione corretta tra Tuttora e Tutt’ora.
L’espressione lascia parecchi dubbi e le brutte figure sono dietro l’angolo, soprattutto quando si usa questo avverbio nella forma scritta. La forma corretta si deve cercare nell’uso della lingua italiana. La parola in questione, infatti, è poco usata, se in passato si poteva accettare l’uso in una lettera motivazionale o in un contratto della formula tutt’ora, oggi si preferisce la formula tuttora, mettendo le due parole che formano l’avverbio, tutto e ora, insieme, eliminando però per troncamento la O di tutto.
Parliamo di troncamento perché l’uso dell’apostrofo, che indica un’elisione, che porterebbe alla formula tutt’ora è sbagliato anche per l’Accademia della Crusca. Tuttora resta una forma univerbata e la più corretta per la lingua d’uso, anche in forma scritta. Univerbare è proprio quell’azione per cui, nell’unire due o più parole in una sola, a causa dell’uso della lingua, si elimina quell’elemento che può essere in contrasto e si crea una nuova parola.
Tuttora non è l’unico caso nella lingua italiana, diversi sono gli avverbi dove si usa questa formula univerbata. Tra gli avverbi che appartengono alla stessa famiglia di tuttora, ovvero quelli di tempo, ci sono formule come ossia, davvero, dovunque. In qualche caso, la formula univerbata, invece di eliminare un elemento, può raddoppiarlo. Risulta essere il caso di davvero, parola che deriva dall’unione di da e vero, in questo caso, è la V a raddoppiare, per dare origine all’avverbio.
Tuttora è un’espressione poco usata, che può essere sostituita con altre parole in caso di dubbi, per esempio, possiamo utilizzare espressioni come Al giorno d’oggi, Ora, In questo momento. Si potranno così evitare errori nel caso in cui non si ricordi la formula corretta per usare questo avverbio. Bisogna sapere che ogni parola univerbata segue una regola specifica, potresti trovarti con formule che non raddoppiano e non eliminano nulla, ma semplicemente si creano unendo le due parole a cui appartengono. Risulta essere il caso di Invero, che deriva dall’unione di in e vero e che può essere sostituito da espressioni più moderne, come veramente e infatti, oppure da una formula più datata di In verità.
Se hai dubbi su questo tipo di parole, parti invariabili del discorso, ti consigliamo di dare un’occhiata al dizionario e di usarle solo quando strettamente necessario, nei documenti ritenuti più importanti.