I verbi servili sono delle parole che possono essere usate, in italiano, in due modi differenti.
-Con il significato proprio.
-In supporto di un altro verbo, che viene espresso in una frase successiva. La seconda frase, senza supporto non avrebbe significato logico.
La funzione di servile viene indicata direttamente sul dizionario di italiano quando si cercano queste parole. I verbi con cui si può ottenere questa funzione sono dovere, potere, volere, preferire, desiderare, osare, sapere. Facciamo l’esempio del verbo Dovere, sia nella forma autonoma che nella forma servile
-Forma autonoma – Mi devi del denaro.
-Forma servile – Luca deve andare dal dentista.
Per l’uso di questi verbi al passato nella forma autonoma si usa il verbo Avere, ma nella forma servile potrebbe, invece, essere necessario il verbo Essere. Tutto dipende dal verbo successivo, ovvero quello che viene aiutato dal verbo servile. Se il verbo successivo regge solo il verbo Essere come ausiliare, anche il verbo servile si adegua. Per esempio, nella frase è dovuto partire all’estero, si utilizza il verbo Essere come ausiliare, perché Partire non regge il verbo Avere, mentre nell’espressione Ha dovuto leggere venti pagine, si è usato il verbo Avere in concordanza con Leggere.
Il verbo Avere con il ruolo di ausiliare si può trovare anche in altre due circostanze per quanto riguarda i verbi servili, se il verbo Essere è il verbo che viene supportato dal verbo servile, oppure se il verbo da supportare è espresso in forma riflessiva. Nel primo caso, avremo una frase con il verbo servile del tipo Ha dovuto essere presente all’iniziativa, mentre nel secondo caso la frase di riferimento potrebbe essere Ha dovuto prepararsi in fretta. I verbi servili sono altra cosa rispetto ai verbi fraseologici. Anche nel caso dei verbi fraseologici, si fa riferimento a parole che hanno un significato autonomo e che vanno a dare un contesto logico a frasi che altrimenti non avrebbero senso. La differenza con i verbi servili sta nel fatto che i verbi fraseologici, utilizzando la perifrasi, danno un significato in più rispetto all’uso frequente del verbo.
Facciamo un confronto tra una frase espressa con un verbo servile e una frase espressa con un verbo fraseologico.
Forma servile – Devo partire.
Forma fraseologica – Sto per partire.
Il significato logico è completamente diverso, nel primo caso si esprime un obbligo, nel secondo è espresso che la persona non è ancora partita, ma si sta organizzando in questo senso. L’azione è, di conseguenza, in divenire, mentre nella frase con il verbo servile la decisione è già stata presa. Nel caso dei verbi fraseologici, non ci sono discussioni sull’ausiliare, che resta sempre quello concorde con il verbo che supporta la frase successiva. In più, nelle espressioni fraseologiche, il nesso è strettissimo, la frase secondaria è diretta conseguenza dell’azione espressa dal verbo fraseologico, mentre con il verbo servile avremo logicamente solo Che cosa si deve fare.
Cerchiamo quindi di capire quando utilizzare il verbo servile e quando il fraseologico. Dipende da quello che si desidera dire. Se vogliamo indicare un obbligo, una possibilità, un desiderio sarà necessario usare un verbo servile; invece, se dobbiamo dare l’idea di un’azione in divenire, i verbi fraseologici risolvono il problema. Nelle grammatiche, è facile trovare insieme i due tipi di verbo e confondersi, perché entrambi fanno da supporto a un verbo espresso all’infinito, logica e attenzione alla frase saranno essenziali, ma se non dovessero bastare, un’occhiata al dizionario risolverà la maggioranza dei dubbi con le note a margine accanto al verbo.